Carpenteria della socializzazione
Carpenteria della socializzazione
(di Ieris Astolfi)
La “carpenteria” della socializzazione può essere distinta in cinque forme differenti e intersecanti l’una nell’altra durante il processo “edilizio” del ciclo vitale:
- “le fondamenta” della socializzazione primaria, cioè quella che si realizza nei primi anni di vita dei bambini e delle bambine; si fonda sull’insegnamento del linguaggio, sulle abilità inerenti la sfera cognitiva, sull’interiorizzazione di norme e valori della cultura di appartenenza e di altre culture, sullo sviluppo affettivo e sulle abilità sociali;
- “le strutture portanti” della socializzazione anticipatoria, cioè quella socializzazione diretta principalmente ai futuri ruoli della persona che si “anticipano” nel giocare a fare l’adulto;
- “i muri divisori, le porte, le finestre, i passaggi, le scale ecc.” della socializzazione nello sviluppo, la quale poggia sulle acquisizioni della socializzazione primaria e si sviluppa gradualmente nel corso della vita e ad ogni cambiamento psicofisicosociale;
- “le coperture” della socializzazione alla rovescia, quando la nuova generazione trasmette conoscenze socio-culturali alle persone più anziane, come nel caso dei rapporti tra nonni e nipoti;
- “le dependance” della ri-socializzazione, quando si devono interiorizzare nuove norme e valori in seguito ad un cambiamento radicale rispetto al passato, come ad esempio quando un anziano è istituzionalizzato in una comunità.